Gli storici fanno risalire la nascita del primo nucleo del complesso architettonico del Monastero di Cesena tra il 1001 e il 1027 ed ha raggiunto l’aspetto attuale al termine dei successivi restauri tra il XV ed il XVI secolo.
Il corpus straordinario di ex voto conservato all’interno dell’abbazia (oltre settecento dal XV secolo ad oggi) rappresenta un unicum in Europa: i dipinti votivi, realizzati sui più diversi supporti servivano e servono a ringraziare la Beata Vergine per una grazia ricevuta e ci danno visione di uno spaccato sociale ed antropologico sulla storia quotidiana delle sofferenze e delle speranza di uomini e donne della Romagna, passando attraverso malattie, catastrofi naturali, incidenti sul lavoro o stradali.
Le immagini votive possono essere divise in tre grandi categorie:1) Malattia svanita; 2) Disgrazia evitata; 3) Preghiera esaudita.
In tutte le raffigurazioni, la Vergine é visibile in alto, in posizione sospesa, a dare supporto e
salvezza ai fedeli.
Vi sono, infine, un paio di dipinti votivi più recenti e particolarmente caratteristici: l’uno riguarda l’investimento del compianto Marco Pantani, dal quale risorse più forte di prima e l’altro il ringraziamento dei Cesenati per la visita di papa Giovanni Paolo II che visitò e soggiorno in abbazia nel 1986.
clicca qui: